Muore Renata Scotto. Classe 1934. Scompare con lei una delle più grandi voci del Novecento. Una delle più grandi del dopoguerra. Voce baciata dalla natura, educata ai principi della grande scuola di canto italiana, Renata Scotto ha debuttato giovanissima e fin da subito si è imposta alla generale attenzione per la forza di un canto capace di andare al cuore dei personaggi e di esprimerne la forza.

Nel corso di una carriera di rilevanza internazionale, Renata Scotto si è fatta valere nel repertorio del Primo Ottocento italiano, affrontando figure femminili diverse, da Lucia a Norma. Poi si è cimentata con il repertorio verdiano, da Nabucco ad Otello. Contemporaneamente ha lasciato impressioni indelebili nella produzione pucciniana, con momenti magici in tutti i lavori e particolarmente nella Bohème e in Madama Butterfly.

Il passaggio al Metropolitan e alla scena americana ha offerto a Renata Scotto nuove occasioni, per mettere in risalto il suo talento di cantante e di interprete, che viveva la musica con passione travolgente, realizzando ritratti inediti e rivelando sempre intriganti prospettive drammaturgiche.

Nel ciclo “Grandi voci alla Scala”, organizzato dalla nostra rivista in collaborazione con il Teatro alla Scala, Renata Scotto, intervistata da Sabino Lenoci e Giancarlo Landini, è stata protagonista di una serata di grande forza emotiva, nella quale la celebre artista ha fatto vibrare ancora una volta l’intelligenza ed il temperamento che l’hanno sempre contraddistinta.

Nel numero di settembre “l’opera-international magazine” dedicherà uno speciale ricordo sulla personalità, la voce e l’arte del celebre soprano.