Wolfgang Amadeus Mozart, Operas Die Singspiele, Die Entführung aus dem Serail, René Jacobs, RIAS Kammerchor, Akademie für Alte Musik Berlin Robin Johannsen (Kostanze), Mari Eriksmoen (blonde), Maximillian Schmitt (Belmonte), Julia Prégardien (Pedrillo), Dmitry Obonya (Selim).

Die Zauberflöte, René Jacobs, RIAS Kammerchor, Akademie für Alte Musik Berlin, Daniel Behle (Tamino), Marlis Petersen (Pamina), Daniel Schmutzhard (Papageno), Sunhae Im (Papagena), Anna-Kristina Kaapola (Regina della Notte), Maros Fink (Sarastro), Kurt Azesberger (Monostatos), Inga Kalma (Prima dama), Anna Gravelius (Seconda dama), Isabelle Druet (Terza dama), Kostantin Wolff (Oratore), Joachim Buhrmann, Kostantin Wolff (Due Sacerdoti), Magnus Staveland, Kostantin Wolff (Due Armigeri), Alois Mühlbacher, Christoph Schlögl, Philipp Potzlberger (Tre fanciulli), René Moller, Clemes-Maria Nuszbaumer, Christian Koch (Tre schiavi)

Harmonia Mundi HMDC 2904041.45 (5 cd)

Tornano in un solo cofanetto due dei più celebri Singspiel di Mozart, diretti da René Jacobs. Il celebre direttore ha molto contribuito ad una revisione dell’interpretazione del teatro mozartiano alla luce di una conoscenza dello stile e dell’antica prassi. Molto semplificando, possiamo dire che qui, come negli altri titoli mozartiani da lui affrontati, Jacobs, come numerosi suoi colleghi, ascrivibili alla categoria degli specialisti del Barocco, attira Mozart nell’orbita dell’antica musica. Questa visione nulla toglie alla validità di letture che nacquero e nascono nell’ambito di altre prospettive. Certo è che questo Mozart acquista un sapore, uno spessore, una dimensione musicale completamente diversa.

Il gesto di Jacobs include tutti gli interpreti che devono aderire alla visione del direttore, che, a sua volta, sceglie interpreti che abbiano le carte in regola in fatto di stile e di prassi. Ha poco senso, dunque, lamentarsi di questa o di quella voce, soprattutto se i termini di confronto sono rivolti ad esecuzioni, diciamo così, di stampo tradizionale. Non c’è dubbio che in questi cinque cd non si ascoltino voci significative. Ma è vero anche che tutti, pur con diverso spessore, hanno le carte regole per restituirci la visione del Maestro, ma anche una lettura di Mozart che è assai rivelatrice della dimensione filogicamente più autentica di queste partiture. Va da sé che qualsiasi storia dell’interpretazione mozartiana non posso ignorare questa nuova frontiera del teatro del Salisburghese, ormai percorsa da decenni, specie all’estero, dove la occasioni culturali sono decisamente più ampie e numerosi di quelle del nostro Paese.

Tra le due la lettura più riuscita mi sembra quella del Ratto dal Serraglio, cui Jacobs restituisce una grazia particolare, conciliando la natura stessa del Singspiel con quella di un melodramma che vuole elevare il genere a modalità che trascendono quelli del teatro popolare. I cultori avranno ragione-non discuto-ad indicare ben migliori Belmonte, ben più forbite Kostanze, Osmini dal registro grave di ben altro peso degli eroi radunati da Jacobs. Ma i nostri eroi, guidati dall’illustre Maestro, approdano ad un risultato in sé compiuto coerente ed utile a gettare nuova luce sul teatro di Mozart e sulla sua natura musicale.

Registrazione di altissimo livello, ottimo corredo di note esplicative. Sono presenti anche i libretti. Nella copertina del cofanetto, domina Jacobs, come è giusto che sia.

G.L.