Teresa Berganza è morta a Madrid, dove era nata nel 1933.
Scompare con lei una delle interpreti storiche del XX sec.. Voce singolare di mezzosoprano dalle preziose sonorità, che sono state accostate a quelle dolci e penetranti della viola da gamba, Teresa Berganza si impose alla generale attenzione dalla fine degli anni Cinquanta, forte di una tecnica eccellente, frutto di uno studio continuo e approfondito.
Così fece sognare i pubblici di tutto il mondo, in un repertorio che ebbe i suoi punti di riferimento in alcune opere di Rossini e di Mozart, ma che seppe arricchirsi di altri titoli dal Barocco al Secondo Ottocento, da Monteverdi, a Händel, a Massenet, a Bizet, creatrice al Festival di Glyndebourne di una Carmen di riferimento, diretta da Claudio Abbado con la regia di Piero Faggioni,
All’opera Teresa Berganza aggiunse la musica da camera e la zarzuelas. In ognuno dei generei frequentati si fece sempre apprezzare per la perfezione dell’esecuzione musicale e la forza di interpretazioni, illuminate da una vivace personalità.
Nel numero di giugno la nostra rivista ricorderà la grande artista spagnola, che in Italia trovò piena e grande accoglienza con successi trionfali.