nasce il Festival nazionale Il Belcanto ritrovato, che dal 23 agosto al 10 settembre 2022, farà risuonare le note di grandi compositori del passato in alcuni dei bellissimi teatri della regione Marche.

Il progetto, nato da un’idea di Rudolf Colm, grande appassionato di Belcanto, si caratterizza per la sua coralità e la capacità di fare rete. Si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Marche, la ‘regione dei cento teatri’ che vanta un’altissima densità di teatri storici, un patrimonio che si candida ad essere riconosciuto dall’Unesco. Cinque sono le città, che tra teatri e luoghi della cultura, faranno da cornice al Festival e che lo sostengono: i Comuni di Pesaro, Fano, Urbino, Arcevia e Montemarciano. Cinque anche le istituzioni culturali che forniscono il loro sostegno: Rossini Opera Festival, Fondazione Rossini, Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, Accademia d’Arte Lirica Osimo, Liceo Artistico F. Mengaroni di Pesaro

Il sipario sulla prima edizione de Il Belcanto ritrovato si alza martedì 23 agosto al Teatro Rossini di Pesaro, Città Creativa Unesco per la Musica e Capitale Italiana della Cultura 2024. Qui sarà messa in scena “Cecchina suonatrice di ghironda”, farsa in un atto, con musica di Pietro Generali, su libretto di Gaetano Rossi. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini il maestro Daniele Agimantra i direttori d’orchestra più attivi a livello internazionale. I solisti saranno selezionati dall’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”. 

A firmare la regia è Davide Garattini Raimondi.  Questa farsa fu eseguita a Venezia il 26 dicembre 1810, per l’inaugurazione della Stagione del Carnevale al Teatro San Moisè. Era stata preceduta nel novembre dello stesso anno dalla farsa di Gioachino Rossini “La Cambiale di matrimonio”, la prima opera rossiniana ad andare in scena.  La particolarità sta nel soggetto che, sia pure in forma edulcorata, porta in scena una delle principali piaghe sociali dell’epoca. Molti giovani savoiardi emigravano verso Parigi per cercare fortuna: i maschi di regola lavoravano come spazzacamini, le femmine erano dedite alla prostituzione. Entrambi suonavano la ghironda, strumento a corde strofinate da un disco tipico del mondo dei mendicanti. In questa partitura non entra in scena una vera ghironda, ma Generali fa imitare all’orchestra la sonorità complessa di questo strumento con un virtuosismo di assoluta originalità. La scena si svolge a Parigi nella casa lussuosamente arredata di Cecchina che è innamorata di Enrico, nipote del Duca di Rosmond. Il Duca accusa Cecchina di essere “seduttrice dell’inesperta gioventù”, di avere sedotto suo nipote Enrico e vorrebbe farla arrestare. Ma Cecchina dimostra, dopo varie vicissitudini, di essere in realtà di nobili origini e di meritare l’unione con Enrico, tra il giubilo generale.  

Mercoledì 24 agosto il Festival fa tappa al Teatro della Fortuna di Fano, dove nell’ambito del progetto “Fuori il sipario”, va in scena il concerto “Il Belcanto marchigiano”,  con musiche di G. Balducci, A. Nini, G. Persiani, N. Vaccaj, G. Spontini e altri compositori marchigiani dell’epoca del Belcanto. 

Giovedì 25 agosto il Festival torna al Teatro Rossini di Pesaro con il concerto “La musica dei grandi teatri”. L’Orchestra Sinfonica G. Rossini sarà diretta da Michele Nitti, considerato uno dei più talentuosi direttori d’orchestra italiani della sua generazione, su musiche di P. Generali, S. Pavesi, C.E. Soliva, G. Spontini, P. Raimondi e altri. Per questo appuntamento i solisti saranno selezionati dall’Accademia d’Arte Lirica Osimo.

Venerdì 26 agosto il Festival approda a Urbino, altro tesoro marchigiano, il cui centro storico è stato proclamato Patrimonio Unesco: in Piazza Rinascimento va in scena “Belcanto ensemble” con musiche di G. Briccialdi, G. Corticelli, D. Giovanni, G. Pacini, C.E. Soliva

Sabato 27 agosto secondo appuntamento urbinate nella meravigliosa cornice di Piazza Rinascimento, con lo sfondo di Palazzo Ducale. L’Orchestra Sinfonica G. Rossini diretta da Daniele Agiman, insieme ai solisti dell’Accademia rossiniana “Alberto Zedda”, si esibisce in “Una sera a teatro”: musiche di M. Carafa, S. Mercadante, F. Paër, M.A. Portugal, N.A. Zingarelli e altri.

Domenica 28 agosto il concerto “Belcanto ensemble” sarà replicato in un’altra location particolarmente suggestiva: l’ex Chiesa San Francesco, a Fano, complesso architettonico che vanta all’ingresso le Tombe della famiglia Malatesti, caratterizzato dall’assenza del tetto che gli conferisce un fascino del tutto particolare.

Il Festival si chiude in due piccoli teatri storici della provincia di Ancona, in cui va in scena “Il Belcanto marchigiano”sabato 3 settembre al Teatro Misa di Arcevia e sabato 10 settembre al Teatro Alfieri di Montemarciano.

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