Si è sempre dibattuto su una questione: La damantion de Faust di Hector Berlioz è un oratorio o un’opera? Fu Raoul Gunsbourg, glorioso direttore dell’Opera di Monte-Carlo, che nel 1893 diede la risposta più spettacolare: mise in scena l’opera di Berlioz per la prima volta, per di più in modo innovativo e iconoclasta, alla Salla Garnier di Montecarlo. L’eco dell’immenso successo ottenuto varcherà i confini della scena monegasca, che da quel momento divenne uno dei teatri più creativi dell’Europa di quel tempo.
È probabile che i cambiamenti radicali apportati alla partitura da Gunsbourg non possano essere accettati ai nostri tempi, in particolare legati, come si è oggi, alle versioni originali delle opere. È tuttavia importante per l’Opéra di Montecarlo, in occasione del 150 ° anniversario della morte di Hector Berlioz, riproporre questo importante capolavoro della storia della musica francese nel rispetto della sua integrità. E questo è possibile evidenziando ciò che ha contribuito in modo sostanziale al successo della prima rappresentazione monegasca, ossia la particolare attenzione riservata alla scelta degli interpreti, che per questa esecuzione in forma di concerto saranno assai prestigiosi.
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Jean-François Borras parla del suo primo Faust ne La damnation de Faust di Berlioz.
Lei ha interpretato il ruolo di Faust in due opere a lui dedicate. Sarà un debutto per lei ne La damnation de Faust, cosa ne pensa di quest’opera Berlioz?
“È davvero un debutto per me in questo ruolo. Ho avuto diverse volte l’opportunità di cantare il Faust di Gounod, che è un ruolo che mi piace particolarmente. Ho anche avuto la possibilità, grazie a Jean-Louis Grinda, di cantare nel Mefistofele di Boito alle Chorégies di Orange. Ora mi avvicino al mio terzo Faust, quello di Berlioz. Ho cantato alcune opere di questo compositore ed ho amato molto Béatrice et Bénédict, il Te Deum e Roméo et Juliette. Mi piace questo universo musicale, che è sempre interessante e suggerisce una certa complessità nella scrittura”.
Quale Faust ti ha colpito di più e perché?
“Devo dire che sono rimasto davvero sbalordito dalla musica di Arrigo Boito e ho adorato il suo Faust. Se rapportato al Faust di Goethe è il ruolo che si avvicina di più agli aspetti del personaggio creato dal romanziere. Per quanto riguarda Gounod, mi piace la sua musica, ma ammetto che il suo Faust è difficile da difendere rispetto ad altri personaggi dell’opera Marguerite et Méphistophélès che hanno più materiale del Faust che Gounod ha interpretato. Mi sto appassionando per entrambi e sono sicuro che anche questo terzo Faust mi piacerà”.
SALLE YAKOV KREIZBERG • AUDITORIUM RANIERI III
DOMENICA 15 DICEMBRE 2019 – ore 15
MARTEDÌ 17 DICEMBRE 2019 – ore 20
Direction musicale Kazuki Yamada
Chef de chœur Stefano Visconti
Marguerite Sophie Koch
Faust Jean-François Borras
Méphistophélès Erwin Schrott
Brander Frédéric Caton
CHŒUR DE L’OPÉRA DE MONTE-CARLO
CHŒUR DE L’OPÉRA DE NICE
ORCHESTRE PHILHARMONIQUE DE MONTE-CARLO
28 novembre 2019