La compagine strumentale del Teatro Goldoni di Livorno riconosciuta come I.C.O.

Il Ministero della Cultura ha riconosciuto l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno “Massimo de Bernart” quale Nuova Orchestra Territoriale (Proto I.C.O.) con DDG 691 del 19 giugno 2025 attribuendo il terzo punteggio più alto d’Italia per la qualità artistica e riconoscendo il grande valore della dimensione quantitativa. Infatti, a oggi l’orchestra – costituita nel 2020 – ha al suo attivo 58 concerti sinfonici e 30 concerti da camera tenuti in 7 regioni italiane e in 3 stati della Comunità Europea; 61 solisti e 228 direttori d’orchestra impegnati con 527 orchestrali assunti.

Per l’occasione, l’Orchestra unisce la propria denominazione ricordando Massimo de Bernart, indimenticato direttore d’orchestra e formatore, il cui nome ed attività artistica sono indissolubilmente legati con il Teatro della città di Livorno quale mirabile interprete di tante produzioni liriche di Pietro Mascagni e con il Goldoni, di cui fu protagonista sul podio nell’indimenticabile serata di riapertura il 24 gennaio 2004 alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica, il livornese Carlo Azeglio Ciampi.

Così, la formazione strumentale assume il nome di Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno “Massimo de Bernart”, il cui direttore principale è Eric Lederhandler; direttore associato Gianluca J. Greco, direttore artistico Luciano Corona; presidente Mario Menicagli.

Sin dal 2020 è l’organico strumentale principale delle Stagioni liriche e sinfoniche del Teatro di Tradizione livornese. Gestita con criteri manageriali (attraverso Opera Music Management), ha maturato significative collaborazioni internazionali ed una continua presenza nei cartelloni teatrali nazionali ed esteri.

Per chi non lo sapesse, le Istituzioni concertistico-orchestrali (I.C.O.), sono disciplinate dall’art. 28 della Legge 14 agosto 1967 n. 800 e hanno il compito di promuovere, agevolare e coordinare le attività musicali nel territorio delle rispettive province. Detta Legge prevede che il Ministro, sentita la Commissione Consultiva per il settore Musica, possa con proprio decreto riconoscere la qualifica di Istituzione concertistica alle istituzioni con complessi stabili o semistabili a carattere professionale che svolgano almeno cinque mesi di attività. Tali Istituzioni – una volta riconosciute legalmente – possono ricevere su istanza finanziamenti a valere sul Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, secondo i criteri e le modalità per l’erogazione, l’anticipazione e la liquidazione dei contributi stabiliti dai decreti ministeriali vigenti.

rdn