Ludovico Ariosto e la rievocazione fantastica dei personaggi del più noto poema cavalleresco, l’Orlando Furioso, sul palcoscenico del Teatro Pergolesi di Jesi con l’opera contemporanea di Marco Betta “Notte Per me luminosa”, in scena sabato 7 novembre ore 20,30 e domenica 8 ore 16, per la 53esima Stagione Lirica di Tradizione, con anteprima giovani giovedì 5 novembre ore 16. Dirige il M° Gabriele Bonolis sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia è di Matteo Mazzoni.
Il più celebre romanzo cavalleresco italiano, “L’Orlando furioso”, i suoi fantastici personaggi ed il suo autore Ludovico Ariosto, sono i protagonisti del secondo titolo della 53esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. Sabato 7 novembre ore 20,30 e domenica 8 novembre ore 16, con anteprima giovani giovedì 5 novembre ore 16, l’appuntamento è con “Notte per me luminosa”, scene liriche su personaggi dell’Orlando Furioso. Si tratta di un’opera contemporanea di Marco Betta, su soggetto e testo di Dario Oliveri, scritta nel 2016 su commissione della Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Fondazione Teatri di Piacenza. La Fondazione Pergolesi Spontini la propone in una nuova produzione e con un nuovo allestimento, realizzato dai propri laboratori scenografici. Una novità assoluta per il cartellone lirico jesino, che quest’anno propone al pubblico un viaggio nel teatro musicale dal ‘700 al ‘900, fino ai nostri giorni.
Dirige il M° Gabriele Bonolis sul podio della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia è di Matteo Mazzoni, le scene di Ginevra Fusari e Alice Gentili allieve del corso di Scenografia Accademia di Belle Arti di Macerata; light designer è Ludovico Gobbi, video designer Luca Attili. In scena tre cantanti lirici e un attore: cantano Giacomo Medici nel doppio ruolo di Orlando/Pastore, Aloisa Aisemberg quale Medoro/Astolfo e Margherita Hibel interprete di Angelica, la voce recitante è quella Michele Bandini nel ruolo di Ludovico Ariosto.
Marco Betta in Italia ha ricevuto inviti e commissioni da enti e festival come il Teatro alla Scala, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Chigiana di Siena, l’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonica della RAI e l’Orchestra Regionale della Toscana. La sua musica, che si è sempre nutrita della memoria storica di antiche culture mediterranee, fondendo tradizione classica e modernità, si unisce in questa occasione alla narrazione poetica che Dario Oliveri ha immaginato attorno agli ultimi istanti della vita dell’Ariosto e alla rievocazione fantastica dei personaggi del più noto poema cavalleresco. “Una notte di prima estate del 1533. La casa di Ludovico Ariosto a Ferrara, in contrada Mirasole. Una stanza con un grande letto, una scrivania ingombra di carte, le pareti ricoperte di scaffali e di libri”: questo l’incipit dell’opera che, spiega l’autore del testo, Dario Oliveri, “è non soltanto uno spettacolo teatrale – o un lungo madrigale a più voci – sulla morte di Ludovico Ariosto, ma anche un’opera sul mistero della creazione artistica e sul potere della letteratura; un’opera che si alimenta di altre opere, soprattutto musicali e poetiche”.
L’opera, con parti recitate e cantate, metabolizza le tante influenze della tradizione lirica italiana, dal madrigale in poi, e attinge dalla letteratura di Calvino, Luis Borges, Erasmo da Rotterdam, Manuel de Cervantes. In scena sono quattro personaggi, Angelica, Orlando, Astolfo e Medoro, con la fugace apparizione di un Pastore. Tali personaggi sono evocati dai sogni e ricordi di Ludovico Ariosto e dunque cantano e agiscono sulla scena, ma non sono, a rigor di logica, personaggi “reali”. A differenza, s’intende, di Ludovico Ariosto che invece è l’unico essere umano presente nell’opera. È questa, tra l’altro, la ragione per la quale è anche l’unico a parlare anziché cantare.
La 53esima Stagione Lirica di Tradizione – in scena da ottobre a dicembre con cinque titoli – è una delle poche stagioni liriche in Italia a ripartire al chiuso e con allestimenti di teatro musicale tutti in forma scenica; molte le nuove produzioni, i debutti e le nuove commissioni. Inaugurazione il 17 e 18 ottobre con la prima del balletto “Suite Italienne” su musica di Stravinskij e la prima esecuzione in tempi moderni degli intermezzi “Lesbina e Milo” di Giuseppe Vignola. Il 7 e 8 novembre la nuova produzione di “Notte per me luminosa”, scene liriche su personaggi dell’Orlando Furioso, con musica di Marco Betta. Il 27, 28 e 29 novembre, il debutto assoluto di “Sirket. Appello circense all’umanità contemporanea” CircOpera di Giacomo Costantini con musica di Nicola Segatta. Il 19 e 20 dicembre in una nuova produzione “Il Telefono” di Menotti e “La Serva padrona” di Pergolesi. Si chiude il 27 dicembre con la strenna di Natale: il musical “Cookies”.
La organizza la Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica del M° Cristian Carrara, ed il sostegno del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo – Regione Marche; Soci Fondatori Comune di Jesi e Comune di Maiolati Spontini; Partecipante Aderente Comune di Monsano; Partecipante Sostenitore Camera di Commercio delle Marche; con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche; Sponsor P.S. Medical Center; con il contributo di REFRESH! Lo Spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni a cura del Consorzio Marche Spettacolo.
Programma lirica: https://lirica.fondazionepergolesispontini.com/