Con la rappresentazione di Mauro Pagano tratta da Giacomo Puccini, l’Opera Giocosa di Savona chiude la stagione autunnale “Bella, siccome un angelo”. Un esempio di teatro nel teatro dal forte impatto civile ed emotivo.
Rappresentare e testimoniare il male assoluto della Shoah coinvolgendo il pubblico fin dal suo ingresso in teatro. ‘Buchenwald Tosca’ – l’opera che va a chiudere “Bella siccome un angelo”, la stagione autunnale dell’Opera Giocosa di Savona – giovedì 30 gennaio al Chiabrera (ore 20, con anteprima per le scuole alle 10.30) mostrerà in maniera ancora più evidente del solito l’impegno sociale e civile dell’Opera Giocosa stessa. Allestita in collaborazione con l’Associazione Musicale Rossini di Savona, la rappresentazione, nata da un’idea del regista Mauro Pagano, va a dare un contributo importante alle manifestazioni del Giorno della Memoria che vengono celebrate in tutta Europa il 27 gennaio. Un contributo davvero molto prezioso. Più che la voce di un dolore, in ‘Buchenwald Tosca’ le musiche immortali di Giacomo Puccini diventano un messaggio di vita e di quella speranza che sa farsi invincibile anche all’interno delle pagine più buie della storia.
Sul palco (e, come detto, fin dall’ingresso nel foyer del teatro oltre che tra il pubblico) si andrà a raccontare molto più della vicenda di un gruppo di ufficiali delle SS che, una volta saputo che nel campo di concentramento di Buchenwald vi era una compagnia di canto lirico formata perlopiù da Ebrei, decide di far interpretare loro la ‘Tosca’ di Puccini. Al Chiabrera, giovedì, i musicisti Massimo CocoFranco Giacosa Fabrizio Altamura e il soprano Renata Campanella – insieme a tutti gli interpreti tra cui compaiono anche un coro di bambini e, come comparse, alcuni ragazzi del liceo Calasanzio di Carcare coinvolti grazie al progetto  “L’arte intorno e dentro di noi” finanziato con i fondi strutturali europei del progetto Pon 201-2020 e curato dalla docente Daniela Olivieri – porteranno con la ‘Buchenwald Tosca’ tutta l’incorruttibilità morale della bellezza spirituale capace di essere più forte della barbarie.
«Quest’opera è nata nel 2010 ad Ivrea durante le prove di una Tosca – racconta il regista di ‘Buchenwald Tosca’, Mauro Pagano – mi venne in mente di trasportare l’opera originale, ambientata nella Roma papalina al tempo dell’attesa di Napoleone Bonaparte, in una situazione molto più drammatica ma molto più coinvolgente come quella del campo di concentramento quando, nel ‘45, stavano arrivando i Russi e gli Americani. Un ufficiale delle SS vuole che si faccia la Tosca perché ha saputo che, all’interno del campo, c’è una compagnia di canto lirico formata quasi tutta da Ebrei e pretende che metta in scena l’opera pucciniana. Strada facendo mi sono reso conto che le storie dell’opera originale calzavano benissimo con quelle dei protagonisti di ‘Buchenwald Tosca’. Quest’opera è un esempio di teatro nel teatro perché, man mano che, nel corso della sua realizzazione, la storia si dipanava e prendeva corpo la realizzazione stessa dell’opera, è emerso che tutte le cose che accaddero nella Roma dell’800 sarebbero successe anche ai protagonisti di questa storia ambientata nel 1945. Qui il canto non è in funzione dello spettacolo ma dell’idea: chi canta mette in gioco la propria vita. Con un elemento in più. Chiunque verrà a vedere questo spettacolo diventerà protagonista perché la storia non comincerà sul palco ma dal foyer».
Da segnalare che l’opera avrà, sempre giovedì al Chiabrera ma alle 10.30, una rappresentazione dedicata agli studenti delle scuole. Un modo non soltanto per coinvolgere ancora di più i giovani rispetto al mondo della lirica ma pure per trasmettere valori importanti anche dal punto di vista civile.
«Tramite l’opera lirica e la musica si possono veicolare anche ai più giovani valori universali e di impegno civile – sottolinea Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico dell’Opera Giocosa di Savona, unico teatro lirico di tradizione del Nord Ovest riconosciuto dal Ministero – attraverso la musica e la cultura, in tutte le epoche, si possono combattere gli orrori della storia. Buchenwald Tosca ne è un esempio».
Per la ‘Buchenwald Tosca’ la biglietteria del teatro Chiabrera verrà aperta a partire dal 28 gennaio e un’ora prima dell’orario previsto della recita. Per informazioni e acquisti on line si possono contattare l’Opera Giocosa via mail info@operagiocosa.it oppure utilizzando il numero ditelefono della biglietteria: 019.801155 – 366.6726682